Il dio della pesca
Quando credi di aver capito tutto della pesca e che quello spot non ha più segreti per te.
Quando credi di aver capito tutto della pesca e che quello spot non ha più segreti per te. Quando hai la presunzione di aver trovato
strategie, esche e momento perfetti.
Quando non ti senti presuntuoso ma...sicuro!
In quel momento si materializza lui: il Dio della Pesca - DDP.
Il DDP è la divinità alla quale tutti i pescatori rivolgono le proprie attenzioni quando alzano lo sguardo al cielo, inspirano con forza dal
naso, socchiudono gli occhi e digrignano i denti inventando nuove parole mai pronunciate per imprecare una non definita divinità.
Quella divinità è lui, il DDP.
E sfortunatamente ha una memoria di ferro.
Il DDP ha una fissazione, come d’altronde gran parte delle divinità minori, richiede una fede incondizionata e per questo ti mette alla
prova.
Sei talmente certo di catturare che hai invitato a pescare il tuo capo che te lo ha chiesto un migliaio di volte che di pesca non ci capisce
un piffero e che non avevi nessuna voglia di portare nei tuoi posti segreti, ma questa volta vuoi proprio dimostrargli che se anche sul
lavoro non ti rispetta, sulla pesca nessuno ti eguaglia.
La troppa sicurezza stimola l’ira del DDP e la vendetta è tremenda.
Comincia il calvario.
Con il tuo capo naturalmente non catturi niente, ma è solamente l’inizio.
Seguono pescate infruttuose dove la tua attrezzatura preferita sembra rivoltarsi contro, dove l’assenza dei pesci è talmente evidente che inizi a pensare che qualche evento catastrofico li abbia uccisi tutti.
Con il passare dei cappotti inizi a dubitare delle tua esca convincendoti che si sia rovinata o che l’ultima modifica l’abbia resa repellente. Cambi esca, tecnica...speranze.
Se prima uscivi di casa sicuro di catturare il trofeo più grande del lago, adesso speri solo di catturare qualcosa. Arriva un momento
talmente nero che preferisci accompagnare tua moglie all’ikea pur di non rischiare l’ennesimo cappotto.
Il DDP capisce che la tua fede è arrivata al limite quando, invece di passare ore a gironzolare nei negozi di pesca soppesando ogni inutile attrezzatura, ti sorprende nel reparto ciclismo a colloquiare
amichevolmente con il commesso su quale sia la migliore bici per ritrovare la giusta forma. Questo è il punto di non ritorno!
Il DDP ti osserva perchè nei momento terribili dove nella mente si insinua l’interrogativo “pesca o ciclismo?” soltanto in quel momento
il vero Nato Per Pescare - NPP - ha uno slancio di fede. D’improvviso abbandona il commesso con abbronzatura e depilazione ambigua e si
dilegua...
Riappare nella parte più oscura dell’antro dell'attrezzatura a cercare quella canna che non lo ha mai deluso, quella canna che gli ha
regalato suo nonno quando era piccolo e che detiene record ancora imbattuti. La trova e si dirige nei suoi posti dimenticati, luoghi
solitari e abbandonati, dove i rovi di anni hanno reso il passaggio quasi impossibile.
Ma l’NPP ha fede e coperto di graffi riscopre la pesca per il solo piacere di pescare...non per catturare. In quel momento il DDP capisce.
Uno spiraglio di sole trapassa il cielo coperto di nembi e colpisce la superficie dell’acqua che inizia a muoversi in modo innaturale.
Nella mente si insinua un motivetto di nipponiche rimembranze.
E succede!
La cattura è lì, stesa per terra stranamente ferma, come per tranquillizzarti.
Non è enorme, ma la soddisfazione è incalcolabile.
Una lacrima solca il viso.
Il cielo si rischiara. In lontananza un ciclista impreca contro il fuoristrada che ha provato ad investirlo.
Silenziosamente un pescatore ha ritrovato la sua fede.
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